Comunicato dell’Ufficio Generale del Governo Popolare Municipale di Shanghai sull’emissione delle “Misure per la Gestione dei Campeggi Tenda a Shanghai”

Misure per la Gestione dei Campeggi Tenda a Shanghai

Articolo 1 (Scopo e Base Giuridica)

Al fine di rafforzare la gestione standardizzata dei campeggi tenda, le presenti misure sono formulate in conformità con le leggi e i regolamenti pertinenti, tenendo conto delle condizioni effettive di questo municipio.

Articolo 2 (Ambito di Applicazione)

Le presenti misure si applicano ai campeggi tenda con chiari soggetti gestori che operano legalmente per soddisfare le esigenze di turismo e tempo libero del pubblico, fornendo servizi o spazi per il campeggio in tenda.

Articolo 3 (Selezione del Sito)

La costruzione di campeggi tenda deve conformarsi alla pianificazione del territorio e ai requisiti della pianificazione speciale pertinente, rispettare rigorosamente le linee rosse della protezione ecologica, utilizzare il suolo secondo leggi e regolamenti, e non deve occupare terreni agricoli basici permanenti, terreni coltivati o zone umide, né alterare gli attributi fondamentali delle aree forestali. I campeggi tenda dovrebbero essere ubicati in aree sicure, evitando località ecologicamente importanti o fragili, mantenendosi lontani da zone di prevenzione incendi boschivi, aree di controllo delle inondazioni, zone soggette a disastri geologici e habitat della fauna selvatica. Per i campeggi tenda che richiedono approvazione per progetti di costruzione e valutazione di impatto ambientale, la selezione del sito deve evitare le aree di protezione delle fonti di acqua potabile. La costruzione e la gestione dei campeggi tenda non devono entrare in conflitto con i confini di gestione fluviale e le strutture ingegneristiche degli argini, e non devono avere un impatto negativo sugli ambienti fluviali.

Si incoraggia che attrazioni turistiche idonee, resort turistici, villaggi dimostrativi di rivitalizzazione rurale, villaggi dimostrativi di bellezza rurale, villaggi chiave per il turismo rurale, parchi rurali, terreni edificabili esistenti, fasce di parchi ecologici urbani, parchi a tema e aree forestali ricreative aperte designino zone funzionali per il tempo libero da campeggio e forniscano servizi di campeggio nel rispetto delle normative pertinenti.

Articolo 4 (Gestione del Sito)

I gestori dei campeggi tenda devono completare la registrazione standardizzata, conformarsi rigorosamente alle leggi pertinenti e ai regolamenti di produzione/gestione, implementare una chiara tariffazione, pubblicare linee guida per i visitatori e fornire informazioni di marketing accurate. I progetti di campeggio che coinvolgono operazioni alimentari, igiene di luoghi pubblici, attività sportive ad alto rischio e altri elementi soggetti ad approvazione devono ottenere le autorizzazioni pertinenti.

I gestori dei campeggi tenda o i fornitori del sito devono dispiegare personale di sicurezza e pulizia nei campeggi e rafforzare le pattuglie durante i periodi di picco dei visitatori; determinare scientificamente la capacità massima in base alla capacità spaziale e ambientale; configurare adeguati contenitori per la raccolta differenziata dei rifiuti, servizi igienici e altre strutture sanitarie per mantenere un buon ambiente igienico ed ecologico. Si incoraggia i campeggi tenda idonei a fornire servizi convenienti come parcheggio, docce, acqua potabile e distributori automatici.

I gestori dei campeggi tenda o i fornitori del sito devono installare cartelli intorno ai campeggi e agli ingressi principali, indicando i confini spaziali, gli orari di apertura, il contenuto delle attività, i canali di consulenza/reclamo e le informazioni di contatto per la supervisione, aggiornando e pubblicando tempestivamente le variazioni delle informazioni.

Articolo 5 (Responsabilità Gestionali)

I gestori dei campeggi tenda sono i principali responsabili in qualità di soggetti operativi.

I fornitori del sito in cui si trovano i campeggi tenda hanno la responsabilità di supervisione per l’uso del sito.

I dipartimenti di supervisione dei fornitori del sito hanno la responsabilità di supervisione per i siti.

I governi distrettuali hanno la responsabilità della gestione territoriale dei campeggi tenda, guidandone lo sviluppo standardizzato all’interno dei propri distretti. I governi cittadini e gli uffici di quartiere svolgono ispezioni giornaliere e segnalazioni secondo le loro competenze.

Vari dipartimenti municipali sono responsabili della formulazione delle politiche, della supervisione e della guida nei rispettivi settori, tra cui cultura e turismo, commercio, sicurezza pubblica, pianificazione delle risorse, ecologia e ambiente, agricoltura e affari rurali, gestione delle acque, gestione delle emergenze, regolamentazione del mercato, sport, abbellimento e aspetto della città, controllo delle malattie, soccorso antincendio e sviluppo della civiltà spirituale.

Articolo 6 (Responsabilità delle Piattaforme)

Gli operatori di piattaforme di e-commerce devono verificare e registrare l’identità, l’indirizzo, le informazioni di contatto, le licenze commerciali e altri dettagli dei gestori dei campeggi tenda sulle loro piattaforme secondo i requisiti di legge, e condurre aggiornamenti di verifica periodici.

Articolo 7 (Governance Sociale)

Le operazioni dei campeggi tenda devono conformarsi ai requisiti della governance di base. Sotto la guida e la supervisione dei governi cittadini e degli uffici di quartiere, i comitati di villaggio dovrebbero esercitare una gestione autonoma per mantenere l’armonia sociale e prevenire le controversie. Si incoraggia la creazione di organizzazioni di autoregolamentazione del settore del campeggio in tenda per sviluppare convenzioni operative e rafforzare l’autogestione e la supervisione del settore.

Articolo 8 (Gestione della Sicurezza)

I gestori dei campeggi tenda sono i principali responsabili della gestione della sicurezza, devono stabilire sistemi di lavoro per la sicurezza, implementare rigorosamente misure di prevenzione, conformarsi ai requisiti per la protezione antincendio, alimenti, igiene, prevenzione dei disastri, gas, elettricità, protezione ambientale ecologica, protezione della fauna selvatica e emergenze di salute pubblica; dotarsi dei necessari sistemi di monitoraggio e allarme, strutture antincendio, mantenere scorte di emergenza, stabilire piani di emergenza, rafforzare le disposizioni di servizio e condurre esercitazioni di emergenza; migliorare il controllo del rischio sicurezza, approfondire l’indagine e la gestione dei pericoli latenti, eliminare vari rischi per la sicurezza

terreni agricoli basici permanenti

I terreni agricoli basici permanenti si riferiscono a terreni agricoli di alta qualità legalmente designati per la protezione a lungo termine al fine di garantire la sicurezza alimentare. Questo concetto, particolarmente enfatizzato in paesi come la Cina, coinvolge politiche governative che limitano lo sviluppo non agricolo su questi terreni. Mira a preservare il suolo fertile per le generazioni future prevenendone la conversione a uso urbano o industriale.

terreni coltivati

I terreni coltivati si riferiscono alle aree della superficie terrestre che sono state preparate e utilizzate per la coltivazione di raccolti. Questa pratica, centrale per lo sviluppo della civiltà umana, iniziò con la Rivoluzione Neolitica oltre 10.000 anni fa, che consentì il passaggio da società nomadi di caccia e raccolta a società agricole sedentarie. Oggi rimane la base della produzione alimentare globale, sebbene i suoi metodi e impatti ambientali continuino a evolversi.

zone umide

Le zone umide sono aree di terra depressa che sono permanentemente o stagionalmente saturate d’acqua, creando un ecosistema unico distinto sia dagli ambienti di acque profonde che dai terreni asciutti. Storicamente, erano spesso considerate terre desolate senza valore e ampiamente bonificate per l’agricoltura o lo sviluppo. Oggi sono riconosciute come habitat vitali per la biodiversità e per fornire servizi cruciali come la depurazione dell’acqua, il controllo delle inondazioni e lo stoccaggio del carbonio.

aree forestali

“Aree forestali” si riferisce ad aree naturali dominate da alberi e vegetazione autoctona, esistite per secoli o millenni. Questi ecosistemi hanno storicamente fornito risorse, riparo e significato spirituale per le culture indigene e le comunità locali. Oggi sono vitali per la biodiversità, la regolazione del clima e la ricreazione, con molte protette come parchi nazionali o aree di conservazione.

zone di prevenzione incendi boschivi

Le zone di prevenzione incendi boschivi sono aree designate gestite attraverso strategie come fuochi controllati, eliminazione della vegetazione ed educazione pubblica per ridurre il rischio di incendi boschivi. Queste zone si sono evolute da approcci reattivi di lotta antincendio a una gestione proattiva del territorio, specialmente nelle regioni soggette a incendi. La loro storia riflette una crescente comprensione dell’ecologia del fuoco e dell’importanza di mitigare gli incendi boschivi catastrofici.

aree di controllo delle inondazioni

Le aree di controllo delle inondazioni sono paesaggi ingegnerizzati, come bacini, serbatoi o argini, progettati per gestire e reindirizzare l’acqua in eccesso durante forti piogge o straripamenti fluviali. La loro storia è radicata negli antichi sistemi di irrigazione e gestione delle acque, ma i progetti moderni su larga scala proliferarono nel XX secolo in risposta a grandi disastri alluvionali. Queste aree sono cruciali per proteggere vite, proprietà e infrastrutture nelle regioni vulnerabili.

zone soggette a disastri geologici

Le zone soggette a disastri geologici sono regioni con una maggiore suscettibilità a pericoli naturali come terremoti, eruzioni vulcaniche, tsunami e frane, spesso a causa della loro posizione sui confini delle placche tettoniche o su terreni instabili. Storicamente, queste aree hanno subito eventi catastrofici che hanno plasmato i modelli di insediamento umano, lo sviluppo delle infrastrutture e le strategie di preparazione ai disastri. Comprenderne la storia geologica è cruciale per implementare misure di mitigazione efficaci e ridurre i rischi per le comunità.

aree di protezione delle fonti di acqua potabile

Le aree di protezione delle fonti di acqua potabile sono zone designate intorno a serbatoi, fiumi o pozzi di acqua sotterranea dove l’uso del suolo e le attività sono gestite e limitate per prevenire la contaminazione. Questa politica ambientale emerse tra la fine del XIX e il XX secolo come misura di salute pubblica per combattere malattie trasmesse dall’acqua come il colera e il tifo. Lo scopo principale è salvaguardare la salute pubblica garantendo una fornitura di acqua potabile pulita e sicura controllando i potenziali inquinanti provenienti dall’agricoltura, dall’industria o dallo sviluppo all’interno di queste zone critiche.