L’azienda sta esercitando pressioni sulla sua divisione di gaming Xbox per raggiungere un margine di profitto operativo di almeno il 30%, un livello significativamente più alto della media del settore, che si attesta tra il 17% e il 22%.

Questa nuova direzione ha portato alla cancellazione di diversi progetti, all’aumento dei prezzi dei giochi e al licenziamento di migliaia di dipendenti nel tentativo di migliorare i risultati finanziari, in un contesto di sfide globali per il mercato videoludico.

Secondo le stime di S&P Global, il margine di profitto della divisione gaming di Microsoft negli ultimi anni è stato solo tra il 10% e il 20%.

Il capo del gaming di Microsoft sta cercando di ristrutturare la strategia di Xbox, dato che l’azienda ha iniziato a rendere disponibili i propri giochi sulle piattaforme concorrenti Nintendo e Sony per la prima volta lo scorso anno, una mossa volta ad ampliare i ritorni economici.

L’annuncio che Microsoft punta a un margine di profitto di circa il 30% per la sua divisione Xbox arriva come risultato di investimenti accumulati negli anni, con l’azienda che cerca di mostrare risultati tangibili dopo aver acquisito più di un importante editore di giochi per oltre 70 miliardi di dollari.

Microsoft sta esercitando pressioni sulla divisione gaming per dimostrare la sua capacità di generare un ritorno su quegli investimenti. L’azienda ha cercato per anni di competere con le principali società del settore come Sony, ma non è riuscita a tenere il passo con le stesse tendenze, il che l’ha spinta a innovare con nuovi servizi come Game Pass, a lanciare nuovi giochi e ad acquisire diverse società, sebbene non abbia ancora visto i risultati desiderati da queste mosse.

Il margine di profitto complessivo di Microsoft nei suoi vari settori è di circa il 40%, il che spinge l’azienda a elevare le performance della divisione gaming per avvicinarsi a questo livello, anche se l’attuale tasso è più alto della media del mercato videoludico, che tipicamente varia tra il 17% e il 22%. Un’azienda come Nintendo supera un margine di profitto del 30% grazie a un modello di business diverso dalle altre aziende del mercato.

Riguardo alla fattibilità per Microsoft di raggiungere l’obiettivo del 30% per la divisione Xbox, è stato affermato che “ciò è teoricamente possibile, ma molto difficile nella pratica”. L’attuale tendenza nell’industria dei giochi è verso la produzione di titoli realistici che imitano i film cinematografici, rendendo i costi di sviluppo estremamente elevati.

Le aziende di videogiochi e il loro pubblico si sono abituati a questo tipo di produzione, rendendo difficile un passo indietro, il che porta a costi più alti e una minore redditività. La sfida che le aziende affrontano oggi è riconsiderare i metodi di sviluppo dei giochi per ridurre i costi senza compromettere la qualità del prodotto.

Microsoft ha fatto ricorso a soluzioni rapide come i licenziamenti di dipendenti, l’indirizzamento dei team di lavoro verso l’intelligenza artificiale e la focalizzazione su giochi basati su servizi che garantiscono maggiori profitti con costi di sviluppo inferiori. Questi passi sono efficaci nel breve termine, ma a lungo termine i metodi di sviluppo dei giochi devono essere studiati più a fondo per fornire prodotti che soddisfino il pubblico senza spese eccessive.

Alcuni giochi di successo come Overwatch – la cui azienda produttrice è stata acquisita da Microsoft – non sono costosi da sviluppare rispetto ai mastodontici giochi narrativi e si basano sul modello “game as a service”, continuando a generare profitti per molti anni invece di limitarsi alle vendite post-lancio.

Riguardo all’impatto di questa tendenza sulla creatività, è stato dichiarato: “Purtroppo è vero. Vedremo meno giochi innovativi e maggiore attenzione sui progetti che garantiscono profitti rapidi”. Microsoft si concentrerà sul ripetere esperienze di successo come Call of Duty, che viene rilasciato annualmente con cambiamenti limitati e garantisce profitti costanti.

L’azienda ha anche iniziato a rivedere la sua strategia relativa al servizio Game Pass, spiegando di aver “fatto un passo indietro dopo che l’esperienza ha dimostrato che il modello in abbonamento non raggiunge i risultati desiderati come previsto”.

Riguardo al fatto che Microsoft stia cercando, attraverso la prossima generazione di dispositivi Xbox, di tornare a competere a livello hardware, è stato chiarito che “Microsoft ha dichiarato chiaramente di non essere più in competizione nella produzione di dispositivi, ma di competere per il tempo degli utenti”.

L’azienda cerca di trasformarsi da semplice produttrice di hardware a una piattaforma completa disponibile ovunque, in modo che gli utenti possano giocare su qualsiasi dispositivo – che sia una TV, il cloud o un telefono cellulare – senza essere legati a un dispositivo specifico.

Questa direzione rappresenta un “cambiamento radicale nel modello di business dell’azienda”, sottolineando che il vecchio modello si basava sulla vendita di dispositivi e giochi esclusivi, mentre “Microsoft oggi cerca di espandere la propria base di utenti indipendentemente dalla piattaforma o dal dispositivo utilizzato”.

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