Il significato mitologico della festa di Karva Chauth.
Il digiuno di Karwa Chauth non è solo una tradizione religiosa, ma anche un mezzo per rafforzare emozioni e relazioni. Spesso, chi osserva il digiuno si chiede quando e chi lo abbia praticato per la prima volta. Ecco le storie mitologiche legate a questa festa.
La Dea Parvati osservò il digiuno per ottenere Shiva
Secondo le credenze mitologiche, il digiuno di Karwa Chauth fu osservato per la prima volta dalla Dea Parvati per ottenere il Signore Shiva. Grazie all’effetto di questo digiuno, ricevette la benedizione di un’eterna felicità coniugale e di una vita matrimoniale serena. Da allora, le donne sposate osservano questo digiuno per la lunga vita e la buona salute del marito.
Leggi anche…
Le dee osservarono il digiuno per la vittoria degli dei
Una volta, quando scoppiò una feroce battaglia tra dei e demoni, la posizione degli dei si indebolì. A quel punto, il Signore Brahma consigliò alle dee di osservare il digiuno di Karwa Chauth. Le dee mantennero il digiuno e, grazie al suo effetto, gli dei ottennero la vittoria nella battaglia. Pertanto, questo digiuno è considerato anche un simbolo di felicità coniugale, vittoria del bene ed energia positiva.
Karwa Chauth
Karwa Chauth è un significativo rituale di digiuno di un giorno osservato dalle donne indù sposate in India per la longevità e il benessere dei loro mariti. La festa ha le sue radici nella regione nord-occidentale del paese ed è menzionata in leggende, come la storia della Regina Veervati dell’epoca del Mahabharata. In questo giorno, le donne digiunano dall’alba fino al sorgere della luna, rompendo il digiuno solo dopo averla vista e aver compiuto i rituali.
Dea Parvati
La Dea Parvati è una delle principali divinità dell’induismo, venerata come dea dell’amore, della fertilità, della devozione e del potere divino. È la consorte del Signore Shiva e si crede sia la reincarnazione di Sati, la sua forma precedente, morta auto-immolandosi. La mitologia di Parvati sottolinea il suo ruolo nel far uscire Shiva dalla profonda meditazione per condurlo alla vita mondana, simboleggiando l’unione di coscienza ed energia.
Signore Shiva
Il Signore Shiva è una delle principali divinità dell’induismo, parte della sacra trinità (Trimurti) nota come “distruttore” o “trasformatore” che facilita la ricreazione ciclica dell’universo. È una figura complessa con una ricca storia nei testi antichi come i Veda e i Purana, spesso raffigurato come uno yogi asceta in meditazione sull’Himalaya. Come sito culturale, è venerato soprattutto nella forma dello Jyotirlinga, con i 12 templi principali di Jyotirlinga, come quello di Varanasi, che sono importanti centri di pellegrinaggio.
Signore Brahma
Il Signore Brahma è una delle principali divinità dell’induismo, riconosciuto come il creatore dell’universo all’interno della Trimurti, che include anche Vishnu e Shiva. Secondo la mitologia indù, si crede sia nato da un loto emerso dall’ombelico del Signore Vishnu ed è spesso raffigurato con quattro teste e braccia. Nonostante il suo ruolo significativo nei miti della creazione, ci sono pochissimi templi dedicati a Brahma, con il più importante situato a Pushkar, in India.