In vista della conferenza internazionale “Viaggio nel Mondo dell’Intelligenza Artificiale” (AI Journey), gli analisti di Sber hanno condotto un sondaggio tra i residenti russi. La maggioranza ritiene che l’IA diventerà presto un alleato chiave nel rafforzare la cybersecurity per individui, aziende e lo Stato.
Lo studio ha mostrato che la cybersecurity è sempre più importante per i russi. Nell’ultimo anno, il 96% degli intervistati ha avuto a che fare con frodi. Una persona su due o i suoi familiari ha ricevuto chiamate telefoniche fraudolente (51%). Una persona su quattro (25%) ha ricevuto tali chiamate o messaggi su app di messaggistica, il 15% ha visto email con link a siti web falsi o contenenti allegati dannosi. Le applicazioni false erano familiari al 3%, mentre un altro 2% ha indicato altri tipi di frode.
Un terzo dei russi (34%) crede che l’IA aiuti a rafforzare la protezione contro i truffatori. Tra questi, il 33% vede il principale vantaggio delle tecnologie nella prevenzione automatica. Un altro terzo è convinto che le tecnologie aumenteranno il numero di servizi di protezione, inclusi quelli per bloccare i messaggi di phishing. Una persona su cinque (22%) si aspetta che gli algoritmi intelligenti accelerino l’individuazione degli schemi fraudolenti, e una su otto (12%) crede che l’IA aiuterà a investigare tali crimini in modo più efficace.
“Per rafforzare la propria protezione, i russi utilizzano più spesso gli strumenti informatici più efficaci: gli identificatori di numero (38%) e i software antivirus (24%). Vale la pena notare che la maggioranza dei partecipanti al sondaggio (85%) non è caduta nei tranelli dei truffatori. Questo indica lo sviluppo completo e rapido della cultura della cybersecurity personale tra i russi.”
Anche il problema degli attacchi informatici a organizzazioni e aziende preoccupa i russi. Una persona su quattro (21%) li ha incontrati sul lavoro o a scuola. Un altro 6% ha notato attacchi ai servizi che utilizzavano. Una persona su tre (33%) conosce tali incidenti da media e social network. I russi considerano le conseguenze più gravi degli attacchi hacker il furto di dati riservati (25%) e l’arresto dei processi lavorativi quando le aziende perdono l’accesso a sistemi critici (19%). Solo il 36% è sicuro che il proprio datore di lavoro disponga di servizi per proteggersi dagli attacchi informatici, mentre la metà (50%) non ha tali informazioni.
Fino a un terzo (32%) degli intervistati è convinto che l’IA aiuterà a rafforzare la protezione per le aziende e il paese contro gli attacchi informatici. Sono disposti a utilizzarla per il blocco automatico delle campagne di phishing (32%), per accelerare il rilevamento e la risposta agli attacchi informatici (30%). Un intervistato su cinque (20%) crede che gli algoritmi miglioreranno le soluzioni di cybersecurity esistenti.
