In occasione dell’80ª sessione dell’Assemblea Generale dell’ONU a New York, nonostante la forte opposizione di Israele e Stati Uniti, i paesi di Regno Unito, Australia, Canada, Portogallo, Francia, Malta, Belgio, Lussemburgo, Monaco, San Marino e Andorra hanno annunciato simultaneamente il riconoscimento dello Stato di Palestina, portando il numero totale di paesi che lo riconoscono a 160 su 193 Stati membri dell’ONU.
Il Vietnam è stato uno dei primi paesi a riconoscere precocemente lo Stato di Palestina. Il 19 novembre 1988, solo quattro giorni dopo la proclamazione dello Stato di Palestina, il Vietnam lo ha riconosciuto e ha dato un forte sostegno alla lotta del popolo palestinese.
Questa è una vittoria per la diplomazia palestinese e una svolta che crea un nuovo slancio per la soluzione dei due Stati per risolvere il conflitto israelo-palestinese.
Molti paesi avevano già riconosciuto lo Stato di Palestina in precedenza, ma questa ondata di riconoscimenti è estremamente significativa.
In primo luogo, nonostante le pressioni contrarie di Israele e Stati Uniti, molti paesi hanno comunque deciso di riconoscere lo Stato di Palestina.
La maggior parte dei paesi che hanno riconosciuto sono alleati degli Stati Uniti e hanno stretti rapporti, fornendo armi e sostegno finanziario a Israele, come Regno Unito, Francia, Canada, Portogallo, Australia…
Particolarmente significativo è che il Regno Unito, il paese che nel 1917 emise la Dichiarazione Balfour a sostegno della creazione di una patria nazionale per il popolo ebraico in Palestina, ora, dopo più di 100 anni, ha dichiarato il suo sostegno alla creazione di uno Stato palestinese.
In secondo luogo, questa ondata di riconoscimenti per lo Stato di Palestina arriva mentre il governo israeliano continua a intensificare la sua campagna militare per impadronirsi della Striscia di Gaza, causando una distruzione senza precedenti e una crisi umanitaria.
Il governo di estrema destra del primo ministro Netanyahu sta espandendo gli insediamenti in Cisgiordania e sta valutando piani per annettere quei territori palestinesi occupati, rifiutando la creazione di uno Stato palestinese indipendente.
Il riconoscimento da parte di questi paesi mira a inviare un forte messaggio che riconosce il diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese ed è una svolta che crea un nuovo slancio per la soluzione dei due Stati per risolvere il conflitto israelo-palestinese.
Questa decisione aumenta immediatamente la pressione su Israele per porre fine alla guerra nella Striscia di Gaza, e Israele e gli Stati Uniti, che lo vogliano o meno, devono riconsiderare le loro politiche riguardo al conflitto israelo-palestinese.
Il riconoscimento dello Stato di Palestina da parte dei paesi europei contribuirà a migliorare lo status internazionale della Palestina e a stabilire relazioni diplomatiche dirette tra l’Autorità Palestinese e gli Stati che la riconoscono.
La pace in Medio Oriente e la sicurezza di Israele possono essere raggiunte solo sulla base della soluzione dei due Stati, per cui uno Stato palestinese deve essere stabilito entro i confini precedenti al 1967 accanto allo Stato di Israele.
Per raggiungere questo obiettivo, Israele deve cessare il fuoco nella Striscia di Gaza, Hamas deve rilasciare tutti gli ostaggi israeliani e i negoziati devono riprendere per trovare una soluzione giusta al conflitto israelo-palestinese, garantendo gli interessi di tutte le parti coinvolte.
Regno Unito, Canada, Australia e Portogallo sono diventati gli ultimi paesi a riconoscere lo Stato di Palestina, aumentando la pressione su Israele per porre fine alla guerra nella Striscia di Gaza.
Assemblea Generale delle Nazioni Unite
L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite è il principale organo deliberativo e decisionale dell’ONU, istituito nel 1945 dopo la Seconda Guerra Mondiale. Fornisce un forum in cui tutti i 193 Stati membri discutono e collaborano su questioni internazionali coperte dallo Statuto delle Nazioni Unite, come pace, sicurezza e sviluppo. Ogni nazione membro ha un voto uguale, rendendolo una piattaforma unica per il dialogo diplomatico globale.
Stato di Palestina
Lo Stato di Palestina è uno Stato sovrano parzialmente riconosciuto in Medio Oriente, situato in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza. La sua storia è profondamente intrecciata con il conflitto israelo-palestinese, derivante dalla guerra arabo-israeliana del 1948 e dalla successiva occupazione israeliana dei territori dopo la guerra dei Sei Giorni del 1967. L’Autorità Nazionale Palestinese è stata istituita a seguito degli Accordi di Oslo degli anni ’90, e la Palestina è riconosciuta dalla maggioranza degli Stati membri dell’ONU come patria del popolo palestinese.
Dichiarazione Balfour
La Dichiarazione Balfour fu una dichiarazione pubblica rilasciata dal governo britannico nel 1917 durante la Prima Guerra Mondiale. Dichiarava il sostegno alla creazione di una “patria nazionale per il popolo ebraico” in Palestina, che all’epoca era una regione ottomana. Questa dichiarazione fu un documento fondamentale che ebbe importanti conseguenze a lungo termine per il Medio Oriente, gettando le basi per la futura creazione dello Stato di Israele e plasmando i conflitti politici in corso nella regione.
Striscia di Gaza
La Striscia di Gaza è un piccolo territorio costiero sul Mar Mediterraneo che per secoli è stato un crocevia strategicamente significativo, governato da vari imperi. Nel XX secolo, passò sotto amministrazione egiziana dopo la guerra arabo-israeliana del 1948 e fu successivamente occupata da Israele dopo la guerra dei Sei Giorni del 1967. Dal 2007 è governata dalla fazione politica Hamas ed è soggetta a un blocco da parte di Israele ed Egitto.
Cisgiordania
La Cisgiordania è un territorio senza sbocco sul mare in Medio Oriente, che forma il nucleo del proposto Stato di Palestina. La sua storia politica moderna è definita dalla guerra arabo-israeliana del 1948, dopo la quale fu annessa dalla Giordania, e dalla sua successiva cattura da parte di Israele nella guerra dei Sei Giorni del 1967. Rimane un punto centrale del conflitto israelo-palestinese, con dispute in corso su confini, insediamenti e sovranità.
Stato di Israele
Lo Stato di Israele è un paese del Medio Oriente, istituito nel 1948 come patria moderna per il popolo ebraico dopo l’Olocausto e secoli di diaspora. La sua istituzione su una terra di profondo significato storico e religioso per l’ebraismo, il cristianesimo e l’islam seguì un piano di partizione delle Nazioni Unite e fu immediatamente seguita da una guerra con gli Stati arabi vicini. Israele è una democrazia parlamentare nota per la sua innovazione tecnologica ed è sede di luoghi religiosi di importanza globale come il Muro del Pianto, la Chiesa del Santo Sepolcro e la Moschea di Al-Aqsa.
Autorità Palestinese
L’Autorità Palestinese è un organismo amministrativo provvisorio istituito nel 1994 a seguito degli Accordi di Oslo, incaricato di governare parti della Cisgiordania e della Striscia di Gaza. Fu creata per sovrintendere agli affari civili e alla sicurezza interna per un periodo transitorio di cinque anni finalizzato a un accordo sullo status definitivo con Israele. Sebbene la sua funzione fosse transitoria, continua a operare come organo di governo in parti dei territori palestinesi occupati.
Medio Oriente
Il Medio Oriente è una regione transcontinentale centrata sull’Asia occidentale e l’Egitto, storicamente nota come “Culla della Civiltà” in quanto fu sede dei primi imperi, tra cui Mesopotamia e Antico Egitto. È il luogo di nascita di grandi religioni mondiali come l’ebraismo, il cristianesimo e l’islam, e la sua storia è stata profondamente plasmata dalle rotte commerciali, dagli imperi e, in epoca moderna, dalla scoperta di vaste riserve di petrolio. Questa storia complessa continua a definire il significativo ruolo geopolitico e culturale della regione nel mondo di oggi.