La Politica di Accesso Sanitario per il Grande Bacino rappresenta una riforma e un’innovazione sistematica, completa e coordinata.
Dalla sua attuazione, la Politica di Accesso Sanitario per il Grande Bacino si è costantemente evoluta ed ha ampliato il proprio ambito di applicazione.
Il 29 settembre, con il supporto della Politica di Accesso Sanitario per il Grande Bacino, il Primo Ospedale dell’Università Jinan ha eseguito con successo la prima procedura nella regione del Grande Bacino Guangdong-Hong Kong-Macao utilizzando microsfere di vetro all’Itterbio-90 (Y90). In precedenza, il paziente si era presentato lamentando vertigini, mal di testa e pressione alta, e durante gli esami erano stati rilevati tumori epatici primari maligni.
Secondo i rapporti, un team multidisciplinare, composto da specialisti in medicina nucleare, oncologia, chirurgia vascolare interventistica e dal centro tumori del fegato, ha condotto una diagnosi e una valutazione congiunte. Considerando l’alta probabilità di recidiva dopo la tradizionale resezione chirurgica, nonché la giovane età del paziente e il suo desiderio di ottenere migliori risultati a lungo termine, il team ha raccomandato la terapia con microsfere Y90. Questo approccio minimamente invasivo e di precisione crea un “ponte dall’inoperabilità alla potenziale cura”, riducendo le dimensioni del tumore, controllando i trombi cancerosi e diminuendo il tasso di recidive. In futuro, il paziente potrebbe avere l’opportunità di sottoporsi a resezione chirurgica o trapianto di fegato per ottenere la guarigione e prolungare la vita.
Il debutto dello Y90
Attualmente, la Cina ha il più alto carico globale di cancro al fegato, rappresentando il 42,4% dei casi mondiali. Ogni anno in Cina vengono diagnosticati oltre 367.700 nuovi casi di cancro al fegato. Il cancro al fegato è spesso definito “killer silenzioso” a causa dell’esordio occulto, della progressione rapida e degli alti tassi di recidiva post-operatoria e metastasi. I dati clinici mostrano una situazione grave nella prevenzione e nel trattamento del cancro al fegato in Cina: il 70-80% dei pazienti al momento della diagnosi iniziale non è idoneo per la resezione chirurgica diretta. La sopravvivenza globale a cinque anni dei pazienti cinesi con cancro al fegato è solo del 14,1%. Fornire a questi pazienti opzioni di trattamento più precise ed efficaci rappresenta una sfida clinica urgente che richiede soluzioni innovative.
Le microsfere di vetro Y90 utilizzate in questa procedura sono il primo dispositivo “radioattivo” per il trattamento dei tumori approvato nel Grande Bacino, nonché le prime microsfere Y90 al mondo approvate dalla FDA per il trattamento del carcinoma epatico primario. Combinano il doppio vantaggio della “distruzione mirata” della tradizionale radioterapia interna e della “sicurezza minimamente invasiva” della tecnologia di intervento vascolare. Inoltre, il trattamento con microsfere di vetro Y90 non è un approccio standard universale, ma consente di adattare il dosaggio delle microsfere alle condizioni individuali del paziente, raggiungendo un trattamento personalizzato e di precisione secondo il principio “una dose per persona”.
Il direttore del Dipartimento di Diagnostica per Immagini e capo della Medicina Nucleare ha commentato: “I raggi beta emessi dallo Y90 hanno un raggio di penetrazione molto breve nel tessuto epatico, in media solo 2,5 millimetri. In combinazione con il design personalizzato ‘una dose per persona’, ciò riduce significativamente il danno al tessuto epatico sano e agli organi vicini, evitando efficacemente gli effetti collaterali della radioterapia tradizionale e creando condizioni favorevoli per i trattamenti successivi del paziente”.
L’approccio minimamente invasivo è stato una caratteristica chiave di questa procedura. Il team ha utilizzato attrezzature interventistiche DSA minimamente invasive per un’operazione efficace. Il direttore del Dipartimento di Chirurgia Vascolare Interventistica ha spiegato: “Attraverso una singola procedura interventistica minimamente invasiva, milioni di microsfere di vetro Y90, contenenti un’alta radioattività, vengono iniettate nei vasi sanguigni che alimentano il tumore nel fegato e impiantate all’interno della massa tumorale, permettendo ai raggi beta dello Y90 di irradiare e distruggere continuamente il tessuto tumorale localmente all’interno del fegato. Questo metodo causa un trauma minimo, non richiede anestesia generale per i pazienti e riduce efficacemente l’interferenza del trattamento con l’organismo dei pazienti”.
Per quanto riguarda le preoccupazioni dei pazienti sulla sicurezza radiologica e gli effetti a lungo termine, un professore del centro tumori del fegato ha fornito una spiegazione professionale: “Lo Y90 ha un’emivita breve, rilasciando la maggior parte del materiale radioattivo per l’effetto terapeutico entro le prime due settimane dall’impianto nel tumore, e cessa completamente di irradiare dopo 28 giorni. Inoltre, le microsfere di vetro possono rimanere nel corpo a lungo, venendo infine circondate da nuovo tessuto epatico, senza causare effetti collaterali tossici o problemi di rigetto, consentendo ai pazienti di tornare presto alla vita normale dopo l’intervento”.
Il presidente dell’ospedale ha riferito che, essendo il primo ospedale di livello terziario nella Cina meridionale ad aver applicato il trattamento con Itterbio-90 per tumori maligni del fegato, l’ospedale ha trattato quasi 400 pazienti dal 2022, e il numero di procedure è tra i più alti a livello nazionale. Nel 2024, l’ospedale ha istituito un Centro Y90, integrando i vantaggi multidisciplinari. In quanto pioniere nell’introduzione delle microsfere di vetro Y90, si impegnano a perfezionare continuamente la diagnosi e il trattamento dei tumori epatici attraverso dispositivi medici innovativi, fornendo terapie all’avanguardia, in linea con gli standard internazionali, per i pazienti con cancro al fegato in tutto il Grande Bacino e in tutta la nazione.
La Politica di Accesso Sanitario porta benefici alla società e promuove lo sviluppo del settore
In quanto struttura sanitaria designata nell’ambito della Politica di Accesso Sanitario per il Grande Bacino, l’ospedale ha ottenuto 15 autorizzazioni, che coprono sei dipartimenti, tra cui cardiologia, medicina dello sport, neurologia, chirurgia vascolare interventistica, reumatologia/immunologia e gastroenterologia.