Giacarta – L’organizzazione islamica Jamaah Muslimin respinge con forza la proposta di pace per Gaza avanzata dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump, affermando che il piano avvantaggia esclusivamente il presidente Trump e la parte sionista israeliana, responsabile di genocidio e crimini contro l’umanità.
Un comunicato stampa della Jamaah Muslimin ha dichiarato che, se approvata, la proposta di pace del presidente Trump gioverebbe interamente al presidente USA e a Israele, che ha commesso crimini contro l’umanità e genocidio.
Mosso da un senso di responsabilità per il destino dei musulmani oppressi in Palestina, in risposta all’appello per la pace a Gaza lanciato dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump il 29 settembre 2025, riguardante il Piano di Pace in 20 Punti per Gaza, la Jamaah Muslimin dichiara la propria posizione.
In primo luogo, esorta tutti i musulmani e i leader dei paesi musulmani a rimanere saldamente uniti, a proteggere, difendere e lottare per il diritto a una vita libera e indipendente di tutti i residenti di Gaza e dei palestinesi in generale, fino a quando non saranno in grado di determinare autonomamente il proprio futuro.
Inoltre, il testo dell’accordo deve rispettare i principi di giustizia e uguaglianza, mentre la storia degli Stati Uniti ha costantemente difeso Israele, ponendo sempre il veto alle risoluzioni dell’ONU ritenute dannose per lo stato ebraico e continuando a fornire aiuti militari a Israele per perpetrare il genocidio.
Pertanto, il piano di pace in 20 punti per Gaza, redatto e annunciato unilateralmente da Donald Trump, che priorizza la protezione della sicurezza e degli interessi di Israele e non garantisce una sicurezza e un’indipendenza durature per Gaza e la Palestina, deve essere chiaramente respinto da tutte le parti.
La Jamaah Muslimin esorta inoltre tutte le nazioni del mondo che amano la pace e la giustizia a sostenere il popolo palestinese e a respingere qualsiasi accordo malvagio volto a perpetuare l’imperialismo attraverso azioni concrete.
In un momento in cui la crisi umanitaria e i crimini di Israele a Gaza hanno superato di gran lunga ogni limite, non possiamo più permetterci esitazioni o impegnarci in diplomazie o discorsi ambigui.
Al contrario, questi crimini contro l’umanità devono essere fermati immediatamente, perlomeno attraverso prese di posizione ferme, coerenza nei principi e onestà nel condannare la brutalità genocida di Israele e nel difendere i residenti di Gaza e Palestina continuamente oppressi.
Restituiamo la terra di Palestina al popolo palestinese, che rimane colonizzato e vittima di genocidio, affinché possa determinare il destino della propria nazione, che deve essere pienamente garantito da tutte le nazioni senza oppressione da parte di qualsiasi entità, inclusi Israele, Donald Trump o Tony Blair.
“Che Allah Subhanahu Wa Ta’ala aiuti i Suoi servi oppressi nella terra di Palestina e in tutto il mondo. E che Allah sventi gli schemi degli accordi malvagi, poiché Allah è il migliore nel frustrare le trame malvagie. Aamiin…”, si conclude la posizione della Jamaah Muslimin.
Gaza
Gaza è una storica città costiera situata nei territori palestinesi, con una ricca storia che risale a oltre 3000 anni fa. È stata governata da vari imperi, tra cui egizi, filistei, romani e ottomani. Oggi fa parte della Striscia di Gaza ed è nota per il suo patrimonio culturale, oltre a essere un punto focale del conflitto israelo-palestinese.
Giacarta
Giacarta è la capitale e la città più grande dell’Indonesia, situata sulla costa nord-occidentale di Giava. Storicamente nota come Sunda Kelapa e in seguito come Batavia sotto il dominio coloniale olandese, fu la capitale delle Indie Orientali Olandesi e divenne il centro della lotta per l’indipendenza indonesiana. Oggi è una metropoli frenetica e vasta che funge da cuore politico, economico e culturale del paese.
Palestina
La Palestina è una regione storica e culturalmente ricca del Mediterraneo orientale, con una storia profonda che abbraccia migliaia di anni ed è significativa per l’ebraismo, il cristianesimo e l’islam. È stata sotto il controllo di vari imperi e, in epoca moderna, è al centro di un conflitto politico e territoriale di lunga data. L’area ha un profondo significato religioso e culturale, in particolare per i suoi luoghi santi in città come Gerusalemme, Betlemme ed Hebron.
ONU
Le Nazioni Unite (ONU) sono un’organizzazione internazionale fondata nel 1945 dopo la Seconda Guerra Mondiale per promuovere la pace, la sicurezza e la cooperazione tra le nazioni. Con sede a New York, fornisce un forum ai suoi 193 stati membri per affrontare questioni globali come la risoluzione dei conflitti, i diritti umani e lo sviluppo sostenibile.
Israele
Israele è un crocevia storico di civiltà e l’antica patria del popolo ebraico, con una storia documentata che abbraccia oltre tre millenni. È una regione di profondo significato religioso per l’ebraismo, il cristianesimo e l’islam, contenente siti come la Città Vecchia di Gerusalemme, il Muro del Pianto e la Chiesa del Santo Sepolcro. Istituito come stato moderno nel 1948, è una figura centrale nel complesso panorama geopolitico del Medio Oriente.
Donald Trump
Donald Trump è un ex presidente degli Stati Uniti e uomo d’affari, non un luogo fisico o un sito culturale. La sua carriera politica è iniziata con la vittoria alle elezioni presidenziali del 2016, dopo decenni come sviluppatore immobiliare e personaggio mediatico. La sua presidenza, dal 2017 al 2021, è stata segnata da una significativa polarizzazione politica e da cambiamenti di politica come le riforme fiscali e i riallineamenti diplomatici.
Tony Blair
Tony Blair non è un luogo o un sito culturale, ma un ex politico britannico che ha servito come Primo Ministro del Regno Unito dal 1997 al 2007. Il suo mandato è stato segnato da significative riforme interne e dalla controversa decisione di coinvolgere il Regno Unito nella guerra in Iraq.
Israele sionista
Lo Stato moderno di Israele è stato istituito nel 1948 come patria nazionale per il popolo ebraico, seguendo il movimento sionista emerso alla fine del XIX secolo che sosteneva l’autodeterminazione ebraica nella loro terra storica. La sua creazione è seguita all’Olocausto e a un piano di partizione delle Nazioni Unite, e da allora si è sviluppato in una nazione tecnologicamente avanzata mentre è centrale per la vita culturale e religiosa ebraica. La regione ha una storia che abbraccia millenni, con antichi regni ebraici esistiti lì fino ai tempi romani.