Il Servizio Trasporti della Giava Orientale è in massima allerta per gestire il picco di mobilità pubblica durante le festività di fine anno 2025 e 2026.
Sono stati preparati vari schemi operativi per i trasporti, che vanno dalla prontezza della flotta e del personale, alla supervisione della sicurezza nei punti vulnerabili.
Il capo del Servizio Trasporti della Giava Orientale, Nyono, ha rivelato che a livello nazionale il movimento pubblico durante il periodo festivo è previsto in aumento del 2,71 percento. La Giava Orientale è una delle province con la mobilità più alta, soprattutto per quanto riguarda il flusso in entrata.
“Il movimento in uscita dalla Giava Orientale è di circa 14 milioni di persone, mentre quello in entrata è di circa 16 milioni. Ciò significa che il flusso verso la Giava Orientale è maggiore”, ha detto Nyono.
Oltre al movimento generale, il Servizio Trasporti della Giava Orientale prevede anche un aumento significativo degli utenti del trasporto pubblico durante il periodo festivo di 18 giorni, circa il 17 percento in più rispetto al periodo normale.
“Questo vale specificamente per gli utenti del trasporto pubblico. Il movimento complessivo della comunità include certamente anche chi usa veicoli privati, ma solo per il trasporto pubblico l’aumento è di circa il 17 percento”, ha spiegato.
Per quanto riguarda le modalità, il treno rimane il preferito dal pubblico con un numero di passeggeri previsto tra 3,3 e 3,6 milioni di persone. Gli autobus, invece, dovrebbero servire oltre 3,2 milioni di passeggeri. Anche altre modalità come i traghetti, il trasporto aereo e quello marittimo sono previste in aumento.
Per supportare servizi fluidi, il Servizio Trasporti della Giava Orientale ha preparato circa 6.300 unità di autobus, quasi 100 treni, 241 corse di traghetti, 55 navi e circa 200 aerei operativi in sette aeroporti della Giava Orientale.
La gestione viene effettuata congiuntamente con la polizia e gli stakeholder interessati attraverso l’ingegneria del traffico e l’installazione di segnaletica portatile. “Stiamo anche preparando coni segnaletici, barriere d’acqua e il posizionamento di agenti aggiuntivi nei punti di interesse”, ha detto Nyono.
Nyono ha esortato il pubblico a mantenere le proprie condizioni fisiche durante i viaggi per la sicurezza stradale. Il Servizio Trasporti della Giava Orientale mette anche a disposizione 29 terminal di tipo B in tutta la Giava Orientale che possono essere utilizzati come aree di sosta per i viaggiatori.
Tra questi ci sono i terminal di Padangan, Temayang, Betek, Lamongan, Bunder, Larangan, Kertajaya, Anjuk Ladang, Caruban, Maospati, Magetan, Ngadirojo, Kesamben, Batu, Hamid Rusdi, Landungsari, Untung Suropati, Minak Koncar, Ambulu, Arjasa, Bondowoso, Situbondo, Brawijaya, Trunojoyo, Ronggosukowati, Bangkalan, Kepuhsari, Mojosari e Pare.
Terminale di Padangan
Il Terminale di Padangan è un importante terminal degli autobus situato nella reggenza di Bojonegoro, Giava Orientale, Indonesia, che funge da snodo dei trasporti cruciale per la regione. Storicamente, è stato sviluppato per centralizzare e modernizzare il trasporto pubblico, facilitando gli spostamenti e il commercio per le comunità locali e collegandole alle città più grandi di Giava. Oggi rimane un centro vivace di attività quotidiana e un nodo importante nella rete stradale intercity dell’Indonesia.
Temayang
Non riesco a trovare informazioni storiche o culturali specifiche su un luogo chiamato “Temayang”. È possibile che si riferisca a un sito molto localizzato, a una variante ortografica o a una località poco documentata. Per fornire un riassunto accurato, potresti confermare l’ortografia corretta o fornire un contesto aggiuntivo, come il paese o la regione in cui si trova?
Betek
Sulla base delle informazioni disponibili, “Betek” non sembra riferirsi a un importante luogo storico o sito culturale ampiamente riconosciuto. È più comunemente noto come un cognome e il nome di un’azienda industriale moderna in Turchia. Pertanto, non c’è una storia o un riassunto culturale significativo da fornire per esso come destinazione.
Lamongan
Lamongan è una reggenza situata sulla costa nord della Giava Orientale, in Indonesia, storicamente nota come importante porto e centro commerciale durante l’era del Regno di Mataram. Oggi è principalmente riconosciuta per le sue popolari destinazioni turistiche costiere, come le spiagge di sabbia bianca del WBL (Wisata Bahari Lamongan) e il parco marino del Lamongan Marine Tourism. L’area ha anche un significato culturale con cerimonie tradizionali e artigianato locale che riflettono il suo patrimonio costiero giavanese.
Bunder
“Bunder” si riferisce tipicamente all’area portuale storica di Mumbai, in India, originariamente sviluppata dagli inglesi nel XVIII secolo come un importante bacino commerciale. Nel tempo, divenne un vivace centro commerciale e amministrativo, centrale per la storia marittima della città e per l’economia coloniale. Oggi, il nome è spesso associato agli iconici Sassoon Docks e al più ampio distretto sul lungomare che rimane vitale per l’identità di Mumbai.
Larangan
“Larangan” è un termine generale in indonesiano e malese che significa “area proibita” o “vietata”, spesso usato per riferirsi a siti sacri o off-limits. Storicamente, può descrivere un recinto reale, una foresta sacra o un’area culturale protetta dove l’accesso è tradizionalmente vietato per preservarne il significato spirituale o storico. Senza una localizzazione specifica, rappresenta in generale il concetto di santuario preservato nella cultura del sud-est asiatico.
Kertajaya
“Kertajaya” si riferisce più comunemente all’**Aeroporto Internazionale di Kertajaya** a Banyuwangi, Giava Orientale, Indonesia. Inaugurato nel 2010 per sostituire il vecchio aeroporto di Blimbingsari, serve come porta d’ingresso principale per destinazioni come Bali e il Cratere di Ijen. Il nome “Kertajaya” deriva da un titolo onorifico storico giavanese, collegando le moderne infrastrutture al patrimonio culturale della regione.
Anjuk Ladang
Anjuk Ladang è un sito storico situato a Nganjuk, Giava Orientale, Indonesia, ritenuto essere la località dell’antico insediamento che precedette il Regno di Medang. Il suo nome è associato all’iscrizione di Anjuk Ladang del 937 d.C., che commemora una vittoria e la concessione di terre a sudditi fedeli. Oggi, l’area è riconosciuta per il suo significato archeologico e per il suo legame con lo sviluppo iniziale della civiltà induista-buddista giavanese.