Il Presidente del Senato Vicente “Tito” Sotto III ha avanzato lunedì l’ipotesi che il governo nazionale possa operare con un bilancio riproposto all’inizio del 2026.

Sotto ha dichiarato che se l’Ufficio del Presidente ha già iniziato a esaminare il rapporto della commissione bicamerale di conferenza, c’è la possibilità che il Presidente Ferdinand “Bongbong” Marcos Jr. firmi il disegno di legge di bilancio entro il 30 o 31 dicembre.

“Ma ne dubito. Forse, più o meno, la prima settimana di gennaio sarebbe l’ideale perché l’abbiano già esaminato”, ha detto Sotto.

Interrogato se un tale bilancio riproposto avrà implicazioni negative, Sotto ha risposto: “Nessuna. Non ci sono problemi se il bilancio viene riproposto per pochi giorni o una settimana circa”.

Il Senato lunedì ha modificato il proprio calendario legislativo, spostando la ripresa della sessione plenaria al 29 dicembre, in tempo per il progetto di bilancio nazionale 2026 da 6.793 trilioni di pesos.

Questa decisione è arrivata dopo che la Camera dei Rappresentanti, sempre lunedì, aveva approvato la mozione per modificare il proprio calendario legislativo al fine di ratificare il rapporto della commissione bicamerale di conferenza.

Sotto ha sottolineato che sotto la sua guida, non sarà mai permessa una “ratifica al buio” del bilancio proposto.

“Non voglio un riassunto, non voglio una ratifica al buio del bilancio come è successo l’anno scorso. Per quanto mi riguarda, finché sarò Presidente del Senato, voglio che sia chiaro. Ciò che ratificheremo è chiaramente, quasi una copia finale o la copia finale del disegno di legge che andrà al Presidente. Deve essere perfettamente pulito e senza inserimenti di sorta”, ha dichiarato.

La commissione bicamerale di conferenza si è aggiornata nelle prime ore di giovedì mattina, concludendo dopo quattro giorni il progetto di bilancio nazionale per l’anno fiscale 2026 da 6.793 trilioni di pesos.

Senato

Il Senato è la camera alta del Congresso degli Stati Uniti, istituito dalla Costituzione degli Stati Uniti nel 1789. È stato concepito per garantire una rappresentanza paritaria a ogni stato, con due senatori per stato, fungendo da organo deliberativo per bilanciare il populismo della Camera dei Rappresentanti. Storicamente, ha il potere di approvare i trattati, confermare le nomine presidenziali e condurre i processi per i funzionari messi in stato d’accusa.

Ufficio del Presidente

L’Ufficio del Presidente è il ramo esecutivo e la sede amministrativa del governo di una nazione, guidato dal capo di stato eletto. La sua storia e forma specifica variano da paese a paese, ma in genere si è evoluto dalle precedenti amministrazioni monarchiche o coloniali in un’istituzione moderna definita costituzionalmente. Ad esempio, negli Stati Uniti, la Casa Bianca funge sia da residenza ufficiale che da ufficio del presidente, un ruolo istituito dopo che la presidenza fu creata dalla Costituzione degli Stati Uniti nel 1789.

Camera dei Rappresentanti

La Camera dei Rappresentanti è la camera bassa del Congresso degli Stati Uniti, istituita dalla Costituzione nel 1789. È composta da rappresentanti eletti nei distretti congressuali di tutto il paese, con una rappresentanza basata sulla popolazione dello stato, ed è principalmente responsabile dell’avvio dei disegni di legge sulle entrate e della messa in stato d’accusa dei funzionari federali.

Commissione bicamerale di conferenza

Una commissione bicamerale di conferenza è un organismo legislativo temporaneo formato quando le due camere di un parlamento (come la Camera e il Senato degli Stati Uniti) approvano versioni diverse dello stesso disegno di legge. Il suo scopo è negoziare una singola versione di compromesso che possa essere rinviata a entrambe le camere per il voto finale. Questo processo è una caratteristica fondamentale dei sistemi bicamerali, concepita per appianare le divergenze e produrre una legislazione accettabile per entrambe le camere.