MANILA – Riformare il sistema di governance pubblica e rafforzare le istituzioni sono opzioni preferibili rispetto alle richieste di dimissioni di funzionari eletti, si afferma in una dichiarazione.
«Sostituire semplicemente le persone al potere non garantirà un miglioramento a lungo termine della governance nel paese», si osserva nella dichiarazione.
Invece, essa sottolinea la necessità di «riformare i nostri sistemi, rafforzare le istituzioni e far funzionare la nostra democrazia».
Ciò può essere raggiunto implementando proposte come una legge contro le dinastie politiche, modifiche alle leggi sul segreto bancario e una legge sulla libertà di informazione.
La dichiarazione spiega che «le persone chiedono trasparenza, responsabilità e giustizia» sullo sfondo delle indagini per corruzione nei progetti governativi di controllo delle inondazioni.
Pertanto, è stata sollevata la necessità di approvare un disegno di legge proposto che conferirebbe alla Commissione Indipendente per le Infrastrutture un mandato legislativo per indagare sull’uso improprio dei fondi pubblici destinati al controllo delle inondazioni e ad altri progetti infrastrutturali.
È stato anche rivolto un appello ai legislatori affinché «si impegnino a formulare un bilancio nazionale che rifletta veramente le nostre priorità nazionali, includa solo progetti infrastrutturali ben ponderati e basati sui bisogni, e programmi sociali basati su regole, ed escluda specificamente programmi sociali in cui l’accesso ai servizi dipende da clientelismo e interventi politici».
«Esortiamo inoltre a convocare un gruppo multisettoriale di esperti autorevoli per sviluppare un sistema migliorato di definizione delle priorità, pianificazione, finanziamento e realizzazione dei progetti infrastrutturali pubblici, basato su principi di pianificazione oculata, trasparenza, gare d’appalto oneste e controllo pubblico».
Questi passi «sono misure urgenti da implementare per le riforme significative di cui il paese ha bisogno».
In precedenza era stata avanzata l’idea di indire elezioni anticipate sia per il ramo esecutivo che per quello legislativo, suggerendo che ciò darebbe al pubblico la possibilità di ricominciare da capo dopo i recenti scandali di corruzione e uso improprio di fondi pubblici.